lunedì 9 gennaio 2017

M5S-ALDE non s'ha da fare




E' saltato l'accordo fra Movimento 5 Stelle e gli aderenti al gruppo parlamentare europeo dell'ALDE. La trattativa che sembrava in fase ormai avanzata si è arenata quando 11 parlamentari fra spagnoli, francesi, belgi, tedeschi, irlandesi e sloveni hanno annunciato che se il M5S entrerà a far parte dell'ALDE loro usciranno dal gruppo parlamentare. Verhofstad, il capogruppo, fautore dell'accordo con i grillini non è riuscito a convincere il proprio gruppo quindi ha stroncato sul nascere questa alleanza:
«Non c’è un terreno comune sufficiente per procedere con la richiesta del Movimento Cinque Stelle di far parte del gruppo dell’Alde» 
Il M5S ha preso atto della decisione con un post sul blog di Beppe Grillo dando la colpa al 'sistema' (sembra assurdo ma le comunicazioni che riguardano la vita politica di questo 'movimento' avvengono tramite il blog del suo capo politico, con relativi introiti pubblicitari)
" L'establishment ha deciso di fermare l'ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo. Questa posizione ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma. Tutte le forze possibili si sono mosse contro di noi. Abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima."
Si conclude in un nulla di fatto questa trattativa, alcuni aspetti:

  •  Il M5S ha indetto la votazione e il risultato è stato inequivocabile (78% a favore dell'alleanza con l'ALDE). Adesso che l'alleanza è saltata i grillini hanno due opzioni: ritornare con il cappello in mano da Farage e l'EFDD con le stesse problematiche che hanno spinto Grillo a indire la votazione oppure accasarsi fra i non iscritti perdendo molte possibilità riservate alle delegazioni che fanno parte di gruppi parlamentari. In entrambi i casi sarebbe un fallimento per i 5 Stelle
  • Verhofstadt esce indebolito da questa vicenda, l'accordo prevedeva l'appoggio della pattuglia grillina di 17 europarlamentari che poteva risultare decisiva per l'elezione del presidente del Parlamento Europeo dopo le dimissioni di Martin Schulz
  • L'accordo è saltato per l'oggettiva incompatibilità fra le due parti. Il M5S piuttosto che fare mea culpa per l'accordo saltato (e quindi il proprio fallimento politico) ha dato tutta la colpa al 'sistema'.

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