lunedì 30 gennaio 2017

La lunga volata per le presidenziali francesi

Le elezioni presidenziali francesi del 2017 saranno un vero e proprio spartiacque per il futuro dell'Europa oltre che della Francia. Il primo turno si svolgerà il 23 Aprile ed il ballottaggio (dato quasi per scontato) sarà il 7 Maggio
Si va sempre più delineando lo scenario che porterà al voto i cittadini francesi: dopo il trionfo di Fillon alle primarie dei Repubblicani gollisti di centrodestra, è stato il turno del Partito Socialista, in netta crisi di consensi, che ha incoronato Hamon come proprio candidato alla carica di Presidente.
Gli esiti di queste due elezioni primarie sono stati sorprendenti e anche le elezioni vere e proprie promettono di non essere da meno

Vediamo quali sono i candidati principali:

Marine LePen Front National
E' il candidato dell'estrema destra xenofoba e nazionalista. Il Front Nazional fino a questo momento ha avuto poche occasioni di governare e l'ha fatto solamente a livello locale perchè ha da sempre mobilitato un vasto elettorato antagonista alle proprie idee. Il FN è passato da essere un partito che veleggiava intorno al 10/15% ad essere il partito principale francese, complice la crisi economica, quella migratoria e le difficoltà degli altri partiti. Marine LePen ha avuto non poche frizioni con l'ex leader del proprio partito Jean-Marie LePen, suo padre; Marine ha fatto in modo che il FN si evolvesse da partito neonazista di protesta ad un partito populista di destra euroscettico, intercettando molti voti che non facevano parte del potenziale elettorato del padre Jean-Marie.
Le presidenziali del 2017 sono un'occasione forse irripetibile per il FN per andare al potere e possono essere considerate una vera e propria prova di maturità.
Marine LePen sta conducendo una campagna elettorale mantenendo un basso profilo per evitare di "spaventare" l'elettorato con toni troppo duri, per ora è rimasta più o meno nell'ombra aspettando che repubblicani e socialisti scegliessero il proprio candidato.
Il Front National parte come favorito a questa tornata elettorale ma rischia di perdere se gli elettori di tutte le forze politiche escluse dal ballottaggio decideranno di recarsi alle urne per dare un voto contro i nazionalisti
Marine LePen con il padre Jean Marie

Francois Fillon Les Republicains
Era considerato l'outsider alle primarie repubblicane ma ha sbaragliato a sorpresa la concorrenza dei due avversari ben più quotati di lui con Sarkozy e Juppè. Fra questi 3 pretendenti Fillon è considerato il più radicale ed ha condotto la propria campagna battendo su due tasti principali: quello della sicurezza e dell'immigrazione e una drastica riduzione della spesa pubblica. Ha attirato su di sè molte critiche perchè propone di licenziare buona parte dei dipendenti pubblici ed aumentare il loro orario di lavoro senza aumentarne il salario. E' considerato molto rigido sul piano finanziario tanto da essere definito 'tatcheriano' per il rigore dei conti e il taglio alla spesa sociale.
Fillon è stato da subito considerato il principale competitor di Marine LePen, l'unico in grado di batterla. Nell'ultima settimana la popolarità di Fillon -che aveva visto un notevole aumento successivamente alla vittoria nelle primarie- ha iniziato a calare con costanza. Questo è avvenuto perchè è venuto meno "l'effetto novità" e soprattutto perchè Fillon è stato travolto da uno scandalo che ha coinvolto la moglie. La moglie Penelope avrebbe percepito grazie a Fillon uno stipendio come assistente parlamentare da parte dello Stato senza che lei abbia svolto l'impiego.
Fillon con la moglie Penelope

Emmanuel Macron En Marche!
Macron è la vera novità di queste elezioni. E' stato il Ministro dell'economia e delle Finanze fino al 2014 nel governo del socialista Hollande. Successivamente si è dimesso per dedicarsi alla costruzione del suo movimento En Marche! in vista delle elezioni presidenziali. E' giovane (ha solo 39 anni) e mediatico; politicamente è un centrista, di destra liberale in economia e progressista su altri temi. E' il candidato che più di tutti ha posto l'attenzione sull'europeismo.
Ha il grande pregio di essere percepito come estraneo alla vecchia politica, infatti ha abbandonato il Partito Socialista rinunciando a correre alle primarie per tentare la corsa solitaria. Si tratta di un vero e proprio azzardo ma che potrebbe funzionare considerando il malcontento verso la politica in Francia come nel mondo.
Macron si mette "En Marche"

Benoit Hamon Parti Socialiste
E' stata la sorpresa più grande di questa campagna elettorale. Ha vinto le primarie socialiste sconfiggendo il ben più affermato ex primo ministro Manuel Vals. Hamon fa parte dell'ala più radicale dei socialisti francesi, ha ricevuto al secondo turno anche l'appoggio di un altro candidato vicino alla sinistra come Montebourg che ha contribuito al successo di Hamon (58%) al secondo turno.
Hamon è riuscito a bucare lo schermo e ad ottenere il supporto di molti giovani grazie ad alcune proposte innovative come l'introduzione del Reddito universale garantito, la riduzione dell'orario di lavoro, la legalizzazione della cannabis e la tassa sui robot per le aziende che intendono ridurre in questo modo il personale. La sua sorprendente vittoria va inserita nel contesto di grave crisi dei socialisti francesi in seguito alla deludente amministrazione Hollande.
Hamon e la rosa socialista dopo la vittoria alle primarie

Jean-Luc Melenchon France Insoumise
Melenchon è un ex membro del partito socialista dal quale è uscito nel 2008 per fondare il Partito di Sinistra. E' un politico carismatico, laureato in filosofia che ha raccolto molte simpatie da parte soprattutto dei giovani grazie alle sue idea radicali. Forma un fronte unico di sinistra insieme al Partito Comunista Francese (PCF) anche se quest'ultimo successivamente alla vittoria di Hamon alle primarie spinge per un'unica candidatura di sinistra. Melenchon è restio a questa opzione in particolar modo per il giudizio fortemente negativo che ha del governo Hollande. I giochi non sono ancora fatti però e una convergenza sul candidato socialista è ancora possibile, questa sarebbe l'unica possibilità per i due candidati di sinistra di arrivare al ballottaggio dal quale ad oggi sembrano inesorabilmente esclusi.
Melenchon durante un comizio de "la France Insoumise"

Candidati minori:
Francois Bayrou è il maggiore esponente del partito centrista MoDem, non ha ancora deciso se candidarsi o meno. Potrebbe rinunciare per appoggiare uno fra Macrone Fillon risultando decisivo per l'approdo al ballottaggio di uno o l'altro concorrente
Yannik Jadot è un attivista ecologista e collaboratore di GreenPeace, ad oggi dovrebbe candidarsi ma sta ricevendo molti corteggiamenti da parte dei socialisti per appoggiare la candidatura di Hamon

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